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Nel gennaio del lontano 1991, concepita dalla mente vulcanica di Davide Brolli, nasceva la rivista Cyborg - lo shock del futuro. Ispirata dal movimento cultural-letterario denominato cyberpunk proponeva rubriche, racconti e sopratutto fumetti.

Questi ultimi, realizzati da un gruppo di talentuosi scrittori e disegnatori italiani, nei formati e stili più disparati, formavano un universo coerente alla maniera dei comics americani: storie e personaggi, pur correndo su binari propri, agivano nello stesso continuum narrativo (il XXII secolo), intersecando di quando in quando.

Il materiale pubblicato era per lo più eccellente ma i lettori italiani - pedestremente esterofili - presi dal culto monumentale dei superheroes USA, dagli irresistibili stimoli dell'ondata manga o bene che fosse andata dal rassicurante pop bonelliano, non ne compresero il valore.
La rivista dovette chiudere i battenti dopo appena 7 numeri per l'impossibilità  della casa editrice (Star Comics) di sostenerne i costi.

Il tempo di trovare un nuovo editore e il team di Cyborg ci riprova: dopo 15 mesi (novembre 1992) Cyborg ricompare nelle edicole griffato Telemaco Comics, nello splendore della brossura e degli inserti a colori. La qualità  della rivista migliora ulteriormente ma anche questa volta la pubblicazione viene interrotta, dopo undici claudicanti mesi, al numero 8.

e poi venne l'oblio.

La bella notizia è che dopo appena 15 anni (!), qualcuno ha pensato di recuperare parte di quell'opera. La Black Velvet ha ripubblicato in formato da libreria le saghe "Fondazione Babele" ed "Europa" - eccellenti e rimaste allora incompiute. La prima è rimasta tale anche nella nuova veste editoriale, la seconda è stata fortunatamente completata...

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