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Saluti!
Questo sito è un residuato dell'era dei blog, un interessante momento storico in cui non imperavano (ancora) i social media ... e tutti potevano accarezzare l'idea di essere opinionisti, spesso non qualificati, su tutto e su niente. Come quando la propria finestra sul mondo era tenuta aperta dall'illusione che a qualcuno potesse interessare ciò che mostrava... oggi presentiamo scritti e immagini, attentamente dosati per assemblare il luogo più cool dove perdere tempo.
buona perman3nza.
slovo
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DAILY EXPRESS, LUNEDI, 26 SETTEMBRE, 1960
Io Predico
by PHOTONEWS
Nella settimana prevista per il primo viaggio di un uomo nello spazio: ecco l'opinione degli esperti.
QUESTI sono i viaggi spaziali. E, dopo il fallimento del razzo americano di ieri, non vi può essere alcun dubbio che l'uomo prono nel muso del razzo sarà , o potrebbe già essere, un Russo...
Fino a ieri poteva esserci una speranza - seppur fievole - che gli Americani potessero ancora vincere la corsa per mandare un uomo in orbita intorno alla terra.
Russi l'avevano già fatto con i cani. Ma gli americani stavano versando ricchezze incalcolabili nella corsa per le stelle. Avevano un razzo nuovo e ancora più grande pronto sulla rampa di lancio a Cape Canaveral, alla volta dell'orbita lunare. Se avesse avuto successo avrebbe dimostrato che l'America poeva superare le difficoltà che hanno perseguitato la sua ricerca spaziale.
Fallimento
Ma il razzo di ieri ha fallito. Era il settimo lancio Americano verso la luna, solo uno le si è avvicinato.
Questa illustrazione è ricavata dalla loro conoscenza, e da quel poco che si sa della missilistica Russa.
Un razzo gigante a due stadi per mettere il muso in orbita. Una capsula contenente l'astronauta, i suoi strumenti, le riserve di cibo e aria. La testata contenente un razzo frontale per controllare la velocità della navicella e farla uscire dall'orbita verso la terra, la sezione di coda che contiene i freni ad aria e il paracadute per rallentarla mentre attraversa l'atmosfera della terra.
La prima navicella spaziale dovrà essere come questa. Ma sfortunatamente, solo i Russi sono suscettibili di riuscire a lanciarne una per un bel po' a venire. Se non l'hanno già lanciata ...
Chapman Pincher scrive: - La United States Air Force ha ufficialmente ribattezzato il suo programma da "Primo uomo nello spazio" a "Primo americano nello spazio" - ammettendo così che i Russi sono ormai vicini a batterli nella corsa per portare il primo astronauta in orbita.
Molti Generali credono che l'annuncio possa arrivare da Mosca da un giorno all'altro. Fortunatamente, gli Americani sono indietro solo di pochi mesi con il loro programma Mercury. Un monopolio sovietico non durerà abbastanza per consentire ai Russi di avere vantaggi schiaccianti in alcuna applicazione militare.
[nota di slovo] Il 12 Aprile 1961, il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin divenne il primo uomo a viaggiare nello spazio, lanciato in orbita a bordo dell'astronave Vostok 3KA-3 (Vostok 1).
PRIMA SEZIONE (DECELLERAZIONE)
Con razzi frontali che rallentano la nave spaziale facendola cadere fuori dall'orbita e verso terra. Questa sezione è infine abbandonata.
STABILIZZATORI
Per mantenere la nave spaziale stabile durante il rientro nell'atmosfera terrestre.
SECONDA SEZIONE CAPSULA SPAZIALE
La cabina dell'astronauta ermeticamente sigillata. Contiene i controlli, riserve d'aria, batterie e strumenti scientifici di registrazione, cibi e bevande, equipaggiamento telemetrico per i contatti con la terra.
SEZIONE TERZA (DECELLERAZIONE)
Con freni ad aria retrattili e un paracadute di rete metallica che rallentano nave da 15 mila miglia all'ora fino a 2.000 miglia all'ora una volta fuori dall'orbita e durante il ritorno a terra. Questa sezione è poi abbandonata.
STADIO PRIMARIO A DUE RAZZI
Questo razzo ha messo la nave spaziale in orbita. Ogni sezione è abbandonata quando la sua potenza viene esaurita.
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La Domenica del Corriere
Anno 59 / N. 46
17 Novembre 1957
Il cane spaziale. Da una base segreta dell'URSS è stato lanciato un secondo satellite, lo Sputnik II, il quale, giunto alla distanza di oltre 1500 chilometri dalla Terra, ha cominciato a ruotarle intorno compiendone il giro in 103 minuti. A bordo del razzo, che è molto più grande e pesante di quello lanciato il 4 ottobre scorso, si trova, chiuso in una cabina stagna ad aria condizionata, un cane esquimese, un "laika", la cui presenza consente, per mezzo di speciali strumenti, di sperimentare come e quanto possa resistere un essere vivente negli spazi interplanetari.